L'esfoliazione: Cosa è? Quando è utile? Quanti tipi di esfoliazione esistono?

Blog di Luciana Celestino

Oggi parleremo di esfoliazione, cercando di rispondere alle domande più comuni… Cosa è? Quanti tipi di esfoliazione esistono? Quando è utile? Ma iniziamo con ordine…
L’esfoliazione cutanea ha la funzione di rimuovere gli strati superficiali della pelle (cellule morte) per facilitare il rinnovamento della cute trattata. Le più diffuse tipologie di esfoliazione sono due, l’esfoliazione meccanica e quella chimica. L’esfoliazione viene comunemente chiamata anche scrub, e può essere eseguita sia sul viso che sul corpo.
Quando è utile l’esfoliazione?
L’esfoliazione viene utilizzata per inestetismi legati all’ispessimento cutaneo (con conseguente perdita di lucentezza ed elasticità della pelle). L’obiettivo dell’esfoliazione è assottigliare l’eccessiva stratificazione dello strato corneo e, contemporaneamente, stimolare gli strati sottostanti (produttori di collagene e elastina) a realizzare il turnover cellulare; l’effetto che si ottiene è un evidente aspetto luminoso e “fresco” della pelle.
Inoltre, l’esfoliazione viene utilizzata anche per discromie associate al deposito di cheratina e per prevenire o contrastare le smagliature.
Approfondiamo adesso, con qualche dettaglio in più, le varie tipologie di esfoliazione.

Esfoliazione meccanica

L’esfoliazione meccanica è eseguita tramite contatto con sostanze che, sfregate sull’epidermide, hanno capacità abrasive: per esempio, sfere di jojoba, granuli di noccioli di albicocca, sabbia vulcanica, cristalli di sale (molto ricercati i sali del mar Morto). Per arricchire il processo di esfoliazione le suddette sostanze abrasive sono generalmente coadiuvate da creme, oli o miele. Il miele per esempio è molto indicato in quanto contiene vitamine, acidi organici, proteine, polisaccaridi, ed altri componenti utili alla pelle.

L’esfoliazione meccanica può essere anche eseguita come trattamento “casalingo”, con ricette delicate e semplici ed ingredienti già presenti nella dispensa della cucina (come il sale grosso, lo zucchero bianco o di canna, polvere di caffè, la farina di mandorle). Gli ingredienti citati costituiscono la parte solida del trattamento, ed hanno lo scopo di promuovere l’attrito sulla pelle, facilitando il distacco delle cellule morte. La scelta dell’ingrediente da utilizzare dipende anche dall’intensità del trattamento che desideriamo eseguire: per esempio, per uno scrub delicato è indicato orientarsi verso la farina di mandorla, perché il granulo risulta più morbido rispetto alla polvere di caffè. Sempre nell’ottica di un trattamento “casalingo”, è utile sottolineare che, ai componenti solidi (responsabili dell’abrasione), devono essere aggiunte altri ingredienti che favoriscono un’azione emolliente e agevolano il massaggio sulle zone interessate (viso, corpo). Tra gli ingredienti indicati, ricordiamo l’olio d’oliva, il miele, l’olio di argan, l’olio di mandorle; in alternativa, possono essere utilizzate creme idratanti.
Le sostanze solide abrasive si miscelano a quelle liquide o cremose; la miscela và applicata  sulla pelle da trattate, e si procede quindi con un massaggio (più o meno intenso a seconda delle necessità). Dopo aver massaggiato e sfregato la cute per qualche minuto, si procede con la rimozione della miscela utilizzando un batuffolo di cotone, e successivamente si risciacqua con acqua tiepida. La pelle risulterà più luminosa, pulita e morbida.
Sono inoltre presenti in commercio prodotti già pronti per chi cerca la praticità; attenti a scegliere il prodotto giusto, in base alla propria pelle e al risultato che si desidera ottenere.
Le ricette casalinghe risultano essere efficaci per chi cerca un modo naturale e delicato (ed economico) per realizzare lo scrub.
D’altra parte, per chi cerca risultati più performanti, per una esfoliazione profonda e con effetti evidenti, il mio consiglio è quello di cercare un professionista.

L’esfoliazione chimica

L’esfoliazione chimica viene eseguita attraverso l’applicazione sulla cute di una o più sostanze capaci di diminuire la forza dei legami intercellulari; l’indebolimento di questi legami tra le cellule consente agli strati superficiali della pelle di esfoliare, promuovendo una rigenerazione naturale. Tale processo migliora l’aspetto della pelle, ed è particolarmente indicato per le pelli mature, dove il meccanismo di rigenerazione delle cellule rallenta, e compaiono quindi rughe e aspetto spento.
L’esfoliazione chimica può essere effettuata presso studi dermatologici o centri estetici specializzati. La modalità di esecuzione varia sensibilmente in funzione dell'agente esfoliante utilizzato e della profondità di azione che si vuole ottenere.
Una delle variabili è il tempo di esposizione della pelle all’agente esfoliante (prima che questo venga neutralizzato o rimosso). Maggiore è il tempo di esposizione, maggiore è la profondità dell’azione. Per aumentare l'effetto e la penetrazione, alcuni agenti caustici esfolianti possono essere frizionati e massaggiati sulla pelle.
E’ inoltre preferibile la preventiva detersione e lo sgrassamento dell'area da trattare, per favorire la capacità di penetrazione degli agenti esfolianti non liposolubili.
Dopo l’esfoliazione chimica occorre evitare l’esposizione al sole senza adeguata protezione (al fine di evitare la comparsa di macchie sulla pelle).
Alcune delle sostanze impiegate nell’esfoliazione chimica sono l’acido salicilico, l’acido mandelico, l’acido piruvico, l’acido ascorbico, gli alfa-, beta- e poli-idrossiacidi.
Tra i più usati per l’esfoliazione chimica, gli alfa-idrossiacidi (AHA) sono acidi organici estratti da frutta, latte e vegetali, e rivestono in generale un importante ruolo nel settore cosmetico. Appartengono a tale categoria gli acidi glicolico, lattico, malico, tartarico e citrico.
Per esempio, l’acido glicolico (molto conosciuto e utilizzato) deriva della canna da zucchero, ed è la più piccola molecola della famiglia degli AHA. In campo dermatologico è usato a elevata concentrazione (70%), come agente esfoliante per effettuare il peeling chimico (indicato per rughe, cicatrici e macchie cutanee); nei prodotti cosmetici da banco è impiegato invece a concentrazioni molto inferiori (5% - 10%) per una azione di rinnovamento cellulare (turnover cellulare).

Concludendo, attraverso l’esfoliazione (sia meccanica che chimica) si potenzia l’attività dei fibroblasti, si stimola la produzione di collagene ed elastina, si promuove il turnover cellulare; inoltre l’assottigliamento della cute facilita l’assorbimento di principi attivi applicati sulla pelle. Dopo l’esfoliazione eseguita sul viso è quindi raccomandato l’utilizzo di una crema anti-age per il completamento della idratazione e della nutrizione della pelle. Sono raccomandate creme ricche di acido ialuronico (che ha una potente azione idratante), con ceramidi (per restituire la naturale barriera idrolipidica della pelle), vitamine, antiossidanti e oli naturali (per un trattamento completo e illuminante).

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Alla prossima!

Luciana Celestino

 

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